Il grande cambiamento in atto nel settore edilizio si rivolge al “green building”, cioè a un modo di progettare e costruire basato sulla riduzione dell’impatto ambientale.

Legambiente e l’Osservatorio Recycle hanno stilato un interessante rapporto sui 100 materiali più salubri e sostenibili. L’obiettivo del rapporto dal titolo “100 materiali per una nuova edilizia”, frutto del lavoro congiunto tra Legambiente e l’Osservatorio Recycle, è quello di raccontare l’evoluzione in corso, ormai da anni, nel settore delle costruzioni attraverso l’analisi dettagliata dei materiali dalle più alte prestazioni. In questo modo, progettisti e consumatori hanno a disposizione uno strumento da cui partire per le future scelte progettuali, rivolte alla ristrutturazione di un appartamento, come all’edificazione di un nuovo stabile.

Sono tre le chiavi di lettura usate nel rapporto per classificare i materiali:

  1. Materiali naturali e salubri
  2. Materiali e aggregati provenienti da riciclo
  3. Materiali e sistemi innovativi

“Nelle 100 schede si trovano tecnologie che permettono di trasformare un problema – ad esempio i rifiuti derivati dalle demolizioni, un tema di proporzioni enormi nel centro Italia dopo i recenti terremoti – in una risorsa, attraverso la trasformazione in mattoni. Oppure materiali compositi che utilizzano materie naturali con prestazioni certificate attraverso il recupero di usi e competenze antiche. O ancora sistemi pensati per migliorare le prestazioni antisismiche nella riqualificazione del patrimonio edilizio – tema purtroppo di grande attualità – o per raggiungere standard energetici e ambientali elevati.”

Per ogni scheda, poi, sono messi in evidenza i criteri che hanno permesso la selezione di quel determinato materiale:

  • Le caratteristiche innovative
  • La filiera e il ciclo di vita del materiale
  • Le caratteristiche ambientali
  • Le certificazioni

Queste schede, inoltre, sono la dimostrazione del fatto che oggi non esistono più motivazioni tecniche sfruttabili come scuse per rinviare la scelta di un approccio ecosostenibile nel settore delle costruzioni e che, anzi, la strada della sostenibilità ambientale produce risparmi economici complessivi, grazie al ridotto uso di materie ed energie.

In particolare, la chiave del riciclo è davvero quella che consentirebbe di aprire uno scenario nuovo e sostenibile per il settore edilizio, in grado di rimettere al centro il progetto, il rapporto con il territorio e la qualità e formazione del lavoro. Ed è proprio in questa categoria, chiamata nel rapporto “Materiali provenienti da riciclo”, che è stato inserito un agglomerato di quarzo e resina di Santamargherita, costituito per il 90% da materiale riciclato. Con le lastre di questo materiale si possono realizzare rivestimenti per interni, in particolare se ne consiglia l’utilizzo per pavimenti e piani di lavoro per la cucina, grazie anche alle certificazioni che possiede, indicate per la realizzazione di ambienti salubri e per il contatto diretto con gli alimenti: soddisfa, infatti, molti dei requisiti richiesti dalla mappatura LEED ® V4.  La LEED ® è un programma di certificazione volontario che può essere applicato a qualsiasi tipo di edificio e concerne il ciclo di vita 28dell’edificio stesso, dalla progettazione alla costruzione. Per quanto riguarda un prodotto non si può parlare esattamente di certificazione LEED, ma di mappatura: l’azienda che lo richiede, infatti, riceverà un tecnico LEED che in seguito alle analisi sul prodotto da certificare, se questo soddisfa i crediti necessari, rilascerà una mappatura LEED.

Giorgio Tartaro