Tra le tendenze dell’interior design degli ultimi anni, il marmo spicca per essere tornato in vetta alla classifica. 

È un materiale caratterizzato dalla naturale eleganza e da una romantica estetica vintage. È anche uno dei più costosi, però, ed estremamente delicato. Capiamo insieme vantaggi e svantaggi, ma soprattutto scopriamo le alternative più valide.

I “perché si” del marmo

Il marmo è un materiale naturale che deriva dall’alterazione di rocce calcaree, perciò ogni pezzo è unico, ogni venatura diversa dall’altra, e questo lo rende un rivestimento capace di personalizzare ogni tipo di ambiente. Dopo il processo di lucidatura, inoltre, la sua superficie è in grado di riflettere la luce naturale intorno a sé come nessun altro materiale naturale: questa caratteristica, per esempio, lo rende indicato anche per bagni piccoli, poco luminosi.

I “perché no” del marmo

Il primo svantaggio evidente per tutti è che, proprio per la sua unicità, il marmo è molto costoso. In aggiunta al preventivo iniziale, infatti, bisogna prevedere un elevato costo di posa che deve essere effettuato da artigiani esperti, per evitare danni successivi quali la risalita di sali di marmo in superficie. Si tratta di una pietra tenera e porosa, caratteristiche negative soprattutto se utilizzata come rivestimento di un bagno: può essere facilmente soggetta a scalfitture e assorbire liquidi e schiume. Per evitare questi inconvenienti, bisogna mettere in conto un lavoro di manutenzione costante.

Il consiglio pratico è quello di sfruttarlo per piccole superfici, magari come materiale protagonista di complementi d’arredo (per esempio i tavolini del salotto). Se invece l’esigenza è quella di rivestire un bagno intero, la soluzione più attuale, senza rinunciare alla piacevolezza del suo disegno, è quella di optare per materiali innovativi, come gli agglomerati di marmo.

SM Marble è la linea di agglomerati in marmo di SantaMargherita, costituiti da scaglie e graniglie dei marmi più pregiati, mescolati a resine selezionate e certificate (per la salubrità degli ambienti e per il contatto con gli alimenti). Con questi rivestimenti, disponibili nel formato lastre (cm 305 x 124, in diversi spessori) e mattonelle (cm 30×30, 40×40, 60×60), si possono creare ambienti classici, caratterizzati dal sapore senza tempo del marmo, come interni contemporanei, dove il marmo è utilizzato con granulometrie inedite, sapientemente miscelate. Dal punto di vista progettuale, si è visto che in bagno un rivestimento in agglomerato di marmo è indicato per arredi di ogni stile, ma non solo, aggiungiamo qui, anche per ambienti di qualsiasi dimensione. Se il timore può essere quello che in un bagno piccolo un rivestimento così caratterizzante rischi di “rimpicciolire” visivamente lo spazio, ecco alcuni suggerimenti utili:

  • la parete senza porta o finestra è quella che va sfruttata al massimo, anche nella parte superiore, con mensole o contenitori portaoggetti
  • se l’altezza del soffitto lo consente, conviene creare un ribassamento per ammorbidire le proporzioni del locale che, secondo i casi, potrebbe anche diventare un ripostiglio in più
  • l’illuminazione generale è importante: per esempio è meglio evitare un unico punto luce al centro del soffitto per suddividere le fonti luminose in più angoli della stanza, la zona più importante è quella del lavabo, ai lati dello specchio, ma è bene non trascurare anche quella della doccia
  • se si è in una fase di ristrutturazione, può essere presa in esame la soluzione del lavabo nell’angolo, che di solito sfrutta nel modo migliore il volume interno del locale.

Valentina Pepe